TERAMO – Il Caffè Grande Italia di piazza Martiri della Libertà riaprirà i battenti e lo farà grazie all’imprenditore teramano Adriano De Remigis che questa mattina si è aggiudicato l’asta per la vendita della storica es centraslissima attività. Si è infatti tenuta in tribunale, dinanzi al giudice delegato al fallimento Giovanni Cirillo, la seconda vendita all’incanto e De Remigis, che era l’unico offerente, ha acquistato il Caffè al prezzo base d’asta, vale a dire 170mila euro. De Remigis è noto per aver già investito nel settore del catering: dopo l’eperienza del Baccanale ha infatti avviato un’altra attività, il Babila, che in via Michitelli, nella centrale traversa di corso San Giorgio, riscuote successo di critica e presenze. Sono affidate a lui adesso le aspettative di rilancio di un Caffè che ha segnato la storia di questa città e che dallo scorso febbraio ha chiuso i battenti. Come anticipato, era di De Remigis l’unica proposta di acquisto giunta sul tavolo del curatore fallimentare Sergio Saccomandi. Sulla bae di questa propota era stato riformulata la somma a bae d’asta, fissata in 170mila euro, con una riduzione del 20 per centro circa della precedente asta, andata deserta lo scorso 28 giugno. De Remigis si è aggiudicato la sola attività, con la possibilità di subentrare nel leasing dei macchinari del laboratorio e del bar. A tutto questo va aggiunto il costo dell’affitto mensile dei locali, che supera i 5mila euro, nell’ambito di un contratto che, in assenza di manifestazione contraria, si è automaticamente rinnovato fino al 2019. Intanto si attendono novità dall’Anas per quanto riguarda l’autorizzazione allo spostamento del dehors, acquistato sempre all’asta dall’impresa D’Adiutorio appalti e costruzioni di Montorio.
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